Theo’s House (2014)


Negli anni ’80 Theo e Vincent, due architetti finlandesi, vengono coinvolti in un grande processo di trasformazione ambientale: sostituiscono in un’area costiera 320 case di legno con 32 torri di cemento. 10 anni dopo – è il 1993 – si incontrano in un castello nell’ex Germania Est. La divergenza d’opinioni sui loro progetti e sull’etica dell’architettura sfocia in una discussione. Alla fine Theo inizia a progettare una casa da sogno, che non è destinata solo a lui ma è anche per una una donna che ha incontrato una volta sola nella sua vita, 50 anni prima, durante l’infanzia.

Kaarlo Theo Kaski (Hannu-Pekka Björkman), Vincent Martikainen (Ville Virtanen)

“Abbiamo citato tutti i nostri guru: Le Corbousier, Van Der Rohe, Louis Kahn, Aalto. Eravamo così ‘intossicati’ che non vedevamo nemmeno cosa stavamo progettando. Completamente ciechi di fronte a quello che stavamo facendo.” […] “Forse l’errore è stato credere ciecamente nella perfezione della funzionalità. È stata inventata per distruggere il vecchio. Scommetto che è stato quello a rendere l’architettura così innaturale.”

Color palette


L’uomo labirintico

“Un uomo labirintico non cerca mai la verità, bensì sempre e soltanto la sua Arianna – qualunque cosa voglia farci credere.” (Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi)

“Chi scruta entro sé stesso come in un immenso spazio cosmico e porta in sé vie lattee, sa anche come siano irregolari tutte le vie lattee: esse conducono fin dentro al caos e al labirinto dell’esistenza.” (Friedrich Nietzsche, La gaia scienza)

“Un labirinto è la difesa a volte magica di un centro, di una ricchezza, di un significato. Penetrare in esso può essere un rituale iniziatico, come si vede grazie al mito di Teseo. Questo simbolismo costituisce il modello di qualsiasi esistenza la quale, attraverso una quantità di prove avanza verso il proprio centro, verso se stessa, l’Atman per usare i termine indiano… A più riprese ho avuto coscienza di uscire da un labirinto o di trovare il filo. Mi ero sentito disperato, oppresso, smarrito… Non mi ero detto, naturalmente ‘Sono perso nel labirinto’, ma alla fine ho ben avuto l’impressione di essere uscito vittorioso da un labirinto. È questa un’esperienza che tutti hanno conosciuto. Ma bisogna anche dire che la vita non è fatta di un solo labirinto: la prova si ripropone.” (Mircea Eliade, La prova del labirinto)

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